Fossa biologica e pozzo nero: le differenze


Team BactPro Team BactPro spurgo smaltimento pozzo nero liquami fossa biologica differenze acque reflue
Fossa biologica e pozzo nero: le differenze

Un semplice gesto come quello di scaricare il WC è l’inizio di un lungo processo di smaltimento che, se si abita fuori città, viene solitamente svolto tramite due sistemi: il pozzo nero e la fossa biologica.

Fossa biologica e pozzo nero sono sistemi di drenaggio e smaltimento di liquami, utili quando manca l’allaccio per le fognature comunali, il più delle volte quindi in caso di abitazioni di campagna o comunque distanti dai centri abitati. Per chi non ne avesse ancora sentito parlare, si tratta di due tipologie di raccolta delle acque nere, o acque reflue, ovvero i liquidi provenienti dagli scarichi dei servizi igienici, dalla vasca, dal lavandino, dalla doccia e dalla lavatrice.

Chiarito il fatto che fossa biologica e pozzo nero condividono lo stesso fine, vanno puntualizzate le differenze, sia in termini di funzionamento che di impatto ambientale. La differenza fondamentale sta nel fatto che, mentre il pozzo nero è un semplice contenitore di raccolta, la fossa biologica, oltre a raccogliere, smaltisce e purifica. In questo articolo leggerai nel dettaglio le differenze tra l’una e l’altra cosa, così potrai capire quale scelta effettuare in base alle tue esigenze.

La fossa biologica: una soluzione ecologica

La fossa biologica è un sistema che sfrutta i processi biologici per ridurre l’inquinamento. Come prima cosa essa ha il compito di separare il materiale solido da quello liquido tramite un sistema di sedimentazione, al fine di facilitare il processo di smaltimento. Questo tipo di impianto è composto da una camera stagna in cui i batteri decompongono i rifiuti organici presenti nelle acque reflue, trasformandoli in composti più sicuri per l’ambiente.

Come Funziona la fossa biologica?

L’acqua di scarico scorre lungo le tubature idrauliche e raggiunge la vasca di separazione. Il materiale residuo più pesante si deposita sul fondo della fossa biologica e i batteri presenti al suo interno iniziano a decomporli attraverso processi di digestione anaerobica e aerobica. Generalmente sono presenti anche impianti di ventilazione all’interno della fossa biologica, utili per rimuovere i gas esalati. Questo processo riduce notevolmente il carico inquinante delle acque reflue, rendendole più sicure per il rilascio nell’ambiente circostante. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo trovi qui un articolo dettagliato che abbiamo scritto.

Vantaggi della Fossa Biologica:

  1. Riduzione dell’inquinamento: La decomposizione biologica riduce il carico inquinante delle acque reflue, rendendole meno dannose per l’ambiente.
  2. Basso impatto ambientale: La fossa biologica non richiede l’uso di sostanze chimiche nocive, contribuendo così a preservare la qualità dell’ambiente circostante.
  3. Costi di gestione ridotti: Una volta installata, una fossa biologica richiede costi di manutenzione relativamente bassi, poiché il processo di trattamento è principalmente naturale. Quando il serbatoio si riempie, si effettua lo svuotamento e la pulizia della fossa e lo si può fare affidandosi ad esperti dello spurgo. Una fossa biologica ben manutenuta, può tranquillamente durare fino a 40 anni.

Il Pozzo Nero: Una Soluzione Tradizionale

Il pozzo nero è un sistema di smaltimento delle acque reflue più tradizionale, che si basa essenzialmente sulla raccolta e sull’immagazzinamento dei rifiuti liquidi. Questo tipo di sistema non prevede alcun trattamento attivo delle acque reflue, limitandosi semplicemente a raccoglierle e immagazzinarle in una camera sotterranea, in genere intonacata con malta cementizia.

Come Funziona il pozzo nero?

Le acque reflue vengono scaricate direttamente nel pozzo nero, dove vengono raccolte e accumulate nel tempo. Poiché non vi è alcun trattamento attivo, i solidi presenti nelle acque reflue si accumulano nel pozzo nero, che deve essere periodicamente svuotato per evitare il rischio di sovraccarico.

Vantaggi del Pozzo Nero:

  1. Semplicità: Il pozzo nero è un sistema semplice, facile da installare, adatto a situazioni in cui non è disponibile un sistema fognario centralizzato.
  2. Costi iniziali ridotti: Rispetto ad altri sistemi di trattamento delle acque reflue, il pozzo nero ha costi iniziali di installazione generalmente inferiori.
  3. Adattabilità: Il pozzo nero può essere installato in aree rurali o isolate dove non è disponibile un sistema fognario centralizzato.

L’impatto ambientale degli impianti di smaltimento delle acque nere

Una corretta gestione delle acque nere è fondamentale per la protezione della salute umana e per la salvaguardia dell’ambiente. La dispersione delle acque reflue può comportare la contaminazione delle falde acquifere e dei corsi d’acqua generando danni ingenti alla salute dell’ecosistema e dell’essere umano.

È opportuno ricordare anche che né la fossa biologica né il pozzo nero è in grado di filtrare sostanze chimiche e tossiche che inevitabilmente raggiungeranno l’ambiente. È buona norma dunque optare per prodotti naturali biodegradabili.

Cosa non scaricare nella fossa biologica

Come descritto in precedenza, la particolarità della fossa biologica sta nell’azione dei batteri presenti al suo interno, che permettono di depurare i liquami e salvaguardare così l’ambiente circostante. È necessario però tenere presente che nella fossa biologica, per evitare di disattivarne l’efficienza, non vanno assolutamente gettati saponi o detersivi antibatterici, candeggina, antibiotici, insomma qualunque prodotto in grado di uccidere i batteri benefici, responsabili del decomponimento dei rifiuti solidi e quindi del funzionamento della fossa.

Conseguenze di una fuoriuscita di liquami

Qualora si verificasse un episodio di fuoriuscita (più probabile in caso di pozzo nero), le conseguenze potrebbero essere gravi dal punto di vista ambientale e sanitario. Il materiale di scarto fuoriuscito potrebbe attrarre animali e insetti infestanti come ratti, topi, zanzare, pulci e zecche (vettori a loro volta di malattie). Potrebbe quindi generarsi una spiacevole situazione in cui, al fine di tutelare la salute di esseri umani e animali, si renderebbe necessario un intervento di disinfestazione e sanificazione.

Perché raccogliere le acque reflue?

Nelle nostre attività quotidiane, domestiche e non solo, l’acqua è una protagonista assoluta. Nell’utilizzarla essa viene inevitabilmente inquinata con varie sostanze, più o meno dannose, come per esempio detersivi, residui organici e inorganici e altro materiale di scarto. Per questo diventa fondamentale essere dotati di un sistema di raccolta e smaltimento organizzato di questi liquidi, che possono così essere sottoposti ad un processo di depurazione prima che raggiungano i corsi d’acqua naturale. Nelle città questo compito cruciale è affidato alle reti fognarie, ma quando queste non sono raggiungibili oramai sai che tipo di scelta fare per una gestione responsabile dei tuoi scarti liquidi.

Noi di BactPro, abbiamo realizzato un prodotto che aiuta a ripristinare il corretto funzionamento della fossa biologica.  Si chiama BactSeptic e mantiene la fossa biologica pulita e senza odori per tutto l’anno. Si tratta di un attivatore biologico, che migliora la naturale degradazione e la depurazione delle acque reflue, grazie a decine di miliardi di batteri. Per maggiori specifiche puoi trovare tutti i dettagli cliccando qui, o sulla pagina di Amazon.